Torniamo a Teatro i grazie a un viaggio nella periferia di un quartiere milanese, attraverso le storie dei suoi abitanti, con lo spettacolo Lamentazioni per San Siro scritto da Angela Dematté per la regia Athos Mion con Alice Redini (Premio Hystrio Mariangela Melato 2022) nei panni di un’attrice-autrice che propone al pubblico i monologhi che ha scritto, le registrazioni originali delle interviste, e le domande e riflessioni ancora aperte.
Lamentazioni per San Siro attraversa la vita di cinque personaggi che raccontano come dagli anni ‘70 ad oggi si è sviluppata la vita attorno al quadrilatero di piazza Selinunte.
Per saperne di più siamo andati a trovare Alice e Athos durante una pausa dalle prove dello spettacolo Lamentazioni per San Siro…
Buona visione!
Il pubblico si siede e le luci sono tutte accese.
Il teatro non ha né fondale né quinte, tutto è a vista, dagli oggetti scenici a quelli tecnici. Rimangono anche delle cose abbandonate nel retropalco, solitamente nascose e ora aperte allo sguardo del pubblico. L’attrice entra da una porta di servizio, dalla quale si può vedere l’esterno del teatro. Ed è dal fuori, dalla concreta esperienza con la realtà, che viene la protagonista di…
LAMENTAZIONI PER SAN SIRO
dall’11 al 16 novembre 2022 – Teatro i
di Angela Dematté
regia Athos Mion
con Alice Redini
sinossi
L’atto del raccontare, del decidere cosa raccontare è un atto di ricerca della propria identità. Ma bisogna sentirsi degni di farlo. Le persone di periferia non si sentono degne. Stanno al margine, fuori dalla storia. Non entrano nella storia che sarebbe come dire: non escono dall’utero. Hanno paura di uscire dall’utero. Mentre ero lì nel quartiere a fare le interviste una studiosa del politecnico studiava la mobilità degli abitanti verso il centro città. Non ci vanno quasi mai. C’è un disamore di fondo, un non sentirsi degni di essere, con cui entro profondamente in empatia. Ecco perché mi è arrivata la decisione di mettere in scena un’autrice, una ricercatrice che non sa decidere come raccontare. Non riesce ad uscire dal ventre accogliente, nutriente e materno della raccolta, della ricerca di storie.
Buona serata a teatro
TiTo
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