I “Maniaci d’Amore” pubblicano le loro drammaturgie in “Trilogia del gioco”

MilanoTeatri è lieta di annunciare l’uscita della raccolta Trilogia del Gioco edito da Editoria&Spettacolo con i testi drammaturgici dei Maniaci d’AmoreIl nostro amore schifoBiografia della peste e Morsi a vuoto,

La presentazione ufficiale del libro avverrà a Giugno in occasione del XX Festival delle Colline Torinesi.

Abbiamo incontrato Francesco e Luciana i due attori e drammaturghi per farli conoscere meglio al pubblico milanese:

Se doveste presentarvi in poche parole a chi non vi conosce, cosa vorreste assolutamente dire?

Facciamo teatro con grande serietà ma senza prenderci sul serio. Siamo convinti che creare sia l’unica forma di resistenza possibile. La mattina quando ci svegliamo nessuno deve parlarci prima del caffè (molte relazioni sono finite così, ahimè).  Ci interessano tre temi soprattutto: la famiglia, la morte, la felicità.  Ci piace il Syrah se volete invitarci a cena.

Tra gli addetti ai lavori si parla oggi di crisi della drammaturgia. Bravi registi e bravi attori ma pochi drammaturghi. Voi che siete attori e drammaturghi sapete darci una vostra opinione sul tema?

A noi ci sembra più che altro che ci sia una crisi d’interesse attorno alla drammaturgia, nel senso che il teatro si continua a scrivere ma c’è poco dibattito giornalistico, culturale, come ha giustamente scritto qualche tempo fa Christian Raimo sul Quotidiano Europa. Noi conosciamo e leggiamo bravissimi drammaturghi italiani assolutamente viventi, e insegniamo drammaturgia portando a lezione anche i loro testi, dentro i quali spesso troviamo qualcosa di più vivo che nei miliardi di romanzi pubblicati ogni anno, ad esempio. Bisognerebbe solo che l’Italia se ne accorgesse!

Avete girato tutta Italia con i vostri spettacoli. Cosa pensate del pubblico milanese e cosa vi aspettate?

Il pubblico milanese ci piace molto. Intanto perché va a teatro. E poi perché è molto aperto, non si fa influenzare troppo da etichette e sovrastrutture e malgrado questo è spesso severo. E’ il nostro pubblico ideale, quindi lo teniamo molto.

Una curiosità: i testi teatrali o gli autori che vi ispirano nel vostro lavoro di ricerca. Quali sono?

Noi siamo lettori onnivori. Leggiamo molti libri di psicanalisi, di religione, di filosofia e perfino di fisica (di cui capiamo molto poco). Sono da questi campi che arrivano molte nostre idee. Ma siamo anche appassionati lettori di drammaturgia. In questo momento per esempio abbiamo una passione per Edoardo Erba, Tracy Letts e Yasmina Reza. Tutti autori vivi e in piena attività, per l’appunto!

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