De Arte Saltandi: intervista a Riccardo Buscarini

riccardo buscarini

Nasce a Piacenza da un’idea di Riccardo Buscarini (coreografo piacentino di fama internazionale attivo nei campi della danza contemporanea, opera e arti visive) Virginia Carolfi e Claudia Casalini l’Associazione De Arte Saltandi ispirata alla figura (quasi completamente dimenticata) di Domenichino da Piacenza, maestro di buone maniere ed esperto danzatore attivo alla corte della famiglia d’Este di Ferrara e poi alla Corte degli Sforza di Milano nella seconda metà del 1400, e dedicata alla promozione di eventi multidisciplinari legati alla coreografia e alla danza.

Incuriositi, ma soprattutto per saperne di più, sui progetti dell’associazione siamo andati a Piacenza e abbiamo incontrato Riccardo al quale abbiamo chiesto perché nasce De Arte Saltandi?

De Arte Saltandi nasce per divulgare la danza, l’arte più antica ma anche l’arte che ha più bisogno di essere considerata, studiata, valorizzata, specialmente sul territorio italiano. Vale lo stesso discorso per l’arte della coreografia, l’arte di mettere in ordine il movimento nello spazio-tempo.

L’ambizione di dAS è quella di informare il pubblico e di renderlo più familiare ai linguaggi della danza e della coreografia. Sono certo che Domenichino, artista e migrante come tanti di noi, visse sulla sua pelle questo desiderio e allo stesso tempo questa frustrazione.

dAS nasce quindi da una necessità e dalla volontà di rendere tributo a Domenichino, primo coreografo della storia della danza e, di riflesso, all’arte stessa.

Per chi non conoscesse (mea culpa io sono tra questi) Domenichino da Piacenza, ci vuoi raccontare qualcosa in più.

Piacentino di origine, Domenichino si spostò a Ferrara dove divenne Maestro di buone maniere alla corte estense e, dopo la morte di Leonello D’Este, emigrò alla corte degli Sforza di Milano.

Perché è importante, anzi fondamentale, la figura di Domenico?

Prima di tutto perché al cavaliere aurato, una delle cariche più alte cui poteva accedere un uomo che non fosse nobile di nascita, è attribuita la produzione del primo trattato umanistico di danza di cui si abbia notizia dal titolo De arte saltandi et choreas ducendi/De la arte di ballare et danzare, il cui manoscritto è custodito alla Bibliothèque Nationale di Parigi. Nel trattato Domenico espone ciò che per lui è la danza e descrive una serie di coreografie di cui rimangono anche le sue composizioni musicali. Questo documento rende Domenichino un’eccellenza assoluta nel panorama artistico della nostra nazione.

Qual è la vostra mission?

L’idea alla base di dAS è quella di trasfigurare la bellezza architettonica attraverso il movimento e trasformare luoghi di interesse storico – come palazzi e giardini – magari poco conosciuti in potenziali Teatri.

In generale vedo però l’Associazione come un contenitore per divulgare le arti della danza e della coreografia in senso lato attraverso i canali di spettacolo ma soprattutto formativi. Molti sono i progetti che abbiamo, soprattutto in campo formativo sia in ambito coreutico che coreografico.

Tutto ruoterà attorno alla città di Piacenza oppure uscirete fuori le mura?

Sicuramente Piacenza e sicuramente in altri luoghi, si!

Il 18 giugno ad esempio, presenteremo Sipario, la mia installazione per corpo e movimento al Teatro di Grazzano Visconti.

Ho letto della tua ‘serenata’, ci racconti com’è nata e quale la finalità…

Ho scritto il progetto Serenate durante la pandemia.

L’idea è molto semplice: in un momento di stallo in cui, da un lato i teatri erano chiusi e dall’altro c’è stata una corsa affannosa agli eventi in streaming, ho sentito il bisogno di scrivere un progetto “live” in cui venisse regalato un momento lirico ed inaspettato di movimento e musica al pubblico. Un modo per stare assieme, anche se a distanza.

La Serenata funziona così, si suona al campanello di un ignaro spettatore e gli si dice:

“Affacciati! C’è una serenata per te!”.

Il resto avviene nella musica e nella danza – a distanza – donate porta a porta alle persone.

Sai che ti seguo da un po’ di tempo e sai anche che sostengo la danza contemporanea, quindi ti seguirò anche in questa avventura. Oltre a regalare una Serenata, quali sono i vostri prossimi appuntamenti?

Ecco qui i nostri prossimi appuntamenti:

19 aprile,

intervento per viola (Yanina Prakudovich) e movimento (Riccardo Buscarini) per i 25 anni della ristrutturazione della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza.

29 aprile,

SIPARIO, di Riccardo Buscarini nel giardino della Galleria Ricci Oddi di Piacenza e Serenate, di Riccardo Buscarini, nel centro della città.

26 maggio,

SIPARIO, di Riccardo Buscarini nel cortile di Palazzo Ghizzoni Nasalli, evento a sostegno del primo Piacenza Pride.

18 giugno,

SIPARIO, di Riccardo Buscarini nel Teatro di Grazzano Visconti.

14/15/16 settembre,

Festival De Arte Saltandi, Palazzo Anguissola di Cimafava Rocca, Piacenza

Non ci resta che segnare in Agenda questi appuntamenti, un’occasione per sostenere la neo associazione di Riccardo Buscarinima anche un’occasione per visitare Piacenza, splendida e accogliente cittadina.

INFO

Tutte le novità dell’Associazione saranno comunicate attraverso i profili social dedicati, ovvero

Pagina Facebook: facebook.com/deartesaltandi

Profilo Instagram: @deartesaltandi

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