
Il secondo spettacolo della stagione di Teatro i racconta del viaggio iniziatico per eccellenza: il cammino che porta a Santiago de Compostela. La storia di un uomo che abbandona la propria vita, monotona e rassicurante, per seguire un’intuizione, una nuova strada che lo porta a gioire della propria esistenza in una forma nuova.
A tre kilometri dalla fine del mondo, di Fulvio Vanacore, con Vincenzo Giordano, prodotto da Teatro i sarà in scena presso Après-coup (via della Braida, 5 – Porta Romana) un bistrot, un luogo d’arte, con cui Teatro i ha deciso di collaborare in questa nuova stagione.
A tre kilometri della fine del mondo con ironia e lucida analisi racconta il viaggio di un uomo che lasciandosi alle spalle Milano, si ritrova nel giro di poche settimane a guardare l’oceano atlantico, alla fine del Cammino di Santiago de Compostela. Fulvio Vanacore, che firma la drammaturgia e la regia, è stato più volte ospite di Teatro i con il collettivo snaporaz nel lungo progetto Heartbreak Hotel, ma questa volta si cimenta in un progetto personale, con la produzione di Teatro i.
Il Cammino di Santiago de Compostela è il lungo percorso, attraverso la Francia e la Spagna, che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono per giungere al santuario di Santiago de Compostela, nel quale pare sia conservata la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. È una delle arterie principali intorno alle quali è nata l’idea di Europa, un percorso che fu lastricato dagli antichi romani, che attraversa aree geografiche completamente differenti e fu calpestato fin dalle origini dell’uomo, spinto dal desiderio di scoprire cosa si trovava ad occidente.
Il Cammino è un percorso semplice, sono pochi i tratti impervi, ma è il viaggio iniziatico per eccellenza, capace di trasformare l’essere umano nel profondo, di ricollocarlo nella sua dimensione naturale e restituirgli “il giusto tempo”.
A tre kilometri dalla fine del mondo è prima di tutto la storia di un corpo, delle sue sensazioni, dei suoi dolori e della scoperta della sua capacità di resistenza. Il cammino è raccontato come fosse un immenso corpo vivente, esplorato a partire dai piedi e le gambe, i primi passi del pellegrino, che diventano metafora di nascita e di crescita, di formazione del fisico, e poi salendo su, attraverso le fasi della vita, l’adolescenza, l’età adulta fino ad arrivare alla testa, e alla morte, Finisterre, il punto in cui la strada bruscamente s’interrompe aprendosi sull’Oceano, un altro mondo.
A TRE KILOMETRI DALLA FINE DEL MONDO
drammaturgia e regia di Fulvio Vanacore
con Vincenzo Giordano (voce recitante) e Alberto Sansone (chitarra elettrica)
produzione Teatro i
DOVE? Apres Coup
QUANDO? dal 31 ottobre al 5 novembre
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