“La vita e la morte… che partita a nascondino! Cucu-sette!” – Artemisia
Due donne, Artemisia e Babeth, dialogano su se stesse, sul mondo, sull’amore, sul senso della vita e della morte, dialogano in un luogo insolito, un cimitero, perché Artemisia e Babeth sono… morte!
E con un linguaggio ricco e divertente, pieno di ritmo e humor, toccano uno dei temi fondamentali dell’esistenza: cosa c’è dopo la morte?
Nel testo di de Obaldia leggerezza e profondità, vita e morte coesistono in una dimensione surreale dove solo il teatro può avventurarsi.
Elizabeth Annable. Nel 2005 studia all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano. Nel 2011 si specializza alla Royal Academy of Dramatic Arts (RADA) di Londra in un corso su Contemporary Drama.
Dal 2012 è Direttrice e fondatrice dello spazio teatrale AltaLuceTeatro a Milano, dove insegna teatro a bambini ed adulti, e produce spettacoli.
Tra gli spettacoli più significativi di AltaLuceTeatro in cui è stata attrice e regista “Molly” di Brian Friel, “Tea for Two” di David Mc Donald e “Chef” di Sabrine Mafhoutz.
Maria Carolina Nardino si diploma come attrice nel 2020 presso Grock – Scuola di Teatro a Milano, formandosi anche attraverso seminari e corsi complementari.
Lavora come attrice, insegnante, acting coach, aiuto regista e organizzatrice. Libera professionista, si confronta con varie realtà: dalle produzioni di compagnie teatrali al teatro di strada.
Morto all’età di 103 anni, René de Obaldia, poeta e drammaturgo dell’Académie française, la celebre istituzione parigina di cui era membro dal 1999, era nato a Hong Kong nel 1918.
Poco prima di festeggiare i suoi 100 anni pubblicò Perles de Vie, in cui pronuncia il proverbio: “Pour devenir centenaire, il faut commencer jeune” (“Per diventare centenari, bisogna cominciare giovani”).
Figlio di una francese originaria della Picardia, Madeleine Peuvrel e di un diplomatico panamense, José Clemente de Obaldia, René cresce ad Amiens, nel nord della Francia, poi a Parigi, dove frequenta il Lycée Condorcet – lo stesso frequentato da Marcel Proust – e mostra grandi attitudini letterarie. Prigioniero durante la Seconda Guerra Mondiale, torna in Francia nel 1944, dove sviluppa una brillante carriera di poeta e drammaturgo. Spesso definito come “inventore del linguaggio”, de Obaldia è autore di testi pieni di ironia ed immaginazione.
GRASSE MATINÈE
di René De Obaldia
con Elizabeth Annable e Maria Carolina Nardino
regia Elizabeth Annable e Maria Carolina Nardino
DOVE? Alta Luce Teatro
QUANDO? dal 17 al 19 febbraio ore 20.30 (domenica ore 17)
PREZZI: 15 euro
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